Le 10 regole per portarsi i farmaci in vacanza
Come affrontare le prossime vacanze estive, quali medicinali portare con sé, come conservarli. In soccorso di chi soffre per le malattie reumatiche arrivano i consigli di Anmar onlus, in occasione del congresso europeo Eular a Madrid.
Dieci regole, utili in molti casi anche a quanti sono alle prese con altre patologie, «per non farsi trovare impreparati davanti alle emergenze e soprattutto per godere di una piacevole vacanza – spiega Gabriella Voltan, presidente Anmar- in particolare, a chi sceglie come destinazione il mare si raccomandano non più di venti minuti di esposizione
al sole, perché il calore generato dai raggi può riacutizzare i sintomi infiammatori. Inoltre i farmaci assunti possono rendere la pelle ancora più sensibile al sole e al rischio di scottature – prosegue Voltan. È quindi preferibile l’utilizzo di creme solari ad alta protezione. Sono invece molto consigliate lunghe nuotate perché in acqua, in assenza di carico, non si avverte dolore alle articolazioni. A chi preferisce la montagna si suggerisce di alternare le camminate con brevi periodi di riposo e di evitare le ore più calde della giornata».
Ed ecco alcune utili regole da seguire: prima di partire è importante condividere con il proprio medico i comportamenti da adottare durante la vacanza e richiedere indicazioni sull’eventualità che il dolore si ripresenti durante il soggiorno lontano da casa e chiedere il parere del proprio medico sulla prescrizione di un antibiotico ad ampio spettro in caso si contragga un’infezione durante il viaggio. E’ utile lasciare una copia della ricetta medica dei farmaci che si assumono a un amico o familiare, così in caso di smarrimento o di prolungamento del viaggio sarà possibile farsi spedire la ricetta via fax o posta elettronica.
È consigliabile poi portare con sé buste di ghiaccio istantaneo per fare impacchi, se il dolore si riacutizza. Se si viaggia in aereo è preferibile dividere i farmaci in due valigie. Nel caso quella imbarcata nella stiva vada smarrita, non si rimarrà senza medicinali. Inoltre nel caso di voli di lunga durata, se si trasportano farmaci da
conservare al di sotto di una determinata temperatura, è consigliabile informarsi in anticipo se è permesso utilizzare il frigorifero dell’aereo, in aggiunta alla borsa frigo. In ogni caso se il farmaco deve essere sempre refrigerato: bisogna utilizzare la borsa termica anche nel tragitto verso e dall’aeroporto. Se si devono portare con sé alcune siringhe preriempite, devono essere sempre inserite in un secondo sacchetto di plastica trasparente da mostrare all’imbarco. Ai controlli si deve poi fornire una
ricetta medica o un certificato medico dell’autenticità del liquido/farmaco/siringhe preriempite. Il certificato/la ricetta (meglio se tradotti anche in inglese/francese) deve essere nominale e riportare chiaramente i dati del paziente; avere una data non precedente a 30 giorni rispetto a quella di partenza; attestare la malattia, la necessità di portare sempre con sé farmaci in quantità sufficiente per l’intera durata del viaggio e la modalità di assunzione e somministrazione; indicare l’uso
personale.
È consigliabile portare con sé i dispositivi di assistenza (ad esempio quello utilizzato per abbottonare la camicia o per prendere in mano le posate) per facilitare i gesti quotidiani anche in vacanza, dopo aver verificato che non sussistano problemi al momento dei controlli di sicurezza in aeroporto. Se si hanno protesi o impianti è preferibile avere sempre con sé una lettera del proprio medico, per superare i controlli al check-in negli aeroporti In ogni caso l’informativa passeggeri e altre indicazioni utili sono disponibili al numero verde gratuito dell’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) 800- 898 121* *(attivo lun-ven 8-20).
Infine, se si viaggia in auto, è utile fare una pausa ogni ora per ‘sgranchirsi’ e camminare. Se ci si sposta in treno, aereo o autobus, sono ottimali i posti in corridoio per potersi alzare e distendere le articolazioni.