26 Luglio 2015

Gli antibiotici da bimbi raddoppiano il rischio di sviluppare artrite giovanile

artrite giovanile ricerca

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L’assunzione di antibiotici nell’infanzia puo’ aumentare il rischio di sviluppare l’artrite giovanile come riporta uno studio degli Usa, condotto dalla Rutgers University, dalla University of Pennsylvania e dal Nemours A.I. duPont Hospital for Children. I risultati sono stati pubblicato sulla rivista Pediatrics. I ricercatori hanno rilevato che i bambini che hanno ricevuto antibiotici hanno anche avuto il doppio delle probabilita’ di sviluppare l’artrite giovanile. E piu’ cicli di antibiotici hanno seguito e piu’ elevato e’ risultato il rischio associato. L’artrite giovanile e’ una malattia autoimmune che comporta l’infiammazione cronica delle articolazioni e degli occhi. Questa patologia puo’ causare dolore, perdita della vista e disabilita’.

La genetica responsabile  di un quarto dei casi di bambini con artrite.

Significa che potrebbero esserci fattori ambientali che svolgono un ruolo importante nell’insorgenza della malattia. I ricercatori hanno cosi’ deciso di analizzare il possibile legame con l’uso di antibiotici, gia’ associati in precedenti studi ad altre malattie autoimmuni. Utilizzando un database con informazioni su oltre 11 milioni di persone nel Regno Unito, gli studiosi hanno confrontato i dati dei bambini con artrite giovanile con coetanei sani. Dei circa 450mila bambini studiati, 152 hanno ricevuto una diagnosi di artrite giovanile. Dopo aver tenuto conto di altri fattori potenzialmente influenti, i ricercatori hanno rilevato che i bambini che hanno ricevuto prescrizioni di antibiotici avevano piu’ probabilita’ di sviluppare la patologia autoimmune. Inoltre, gli studiosi hanno anche scoperto che le infezioni del tratto respiratorio superiore trattate con gli antibiotici sono risultate piu’ fortemente associate all’artrite giovanile.

“Questo e’ un indizio molto importante circa l’eziologia di questa malattia grave e potenzialmente paralizzante. Se confermato, avremo anche un mezzo per la prevenzione”, ha detto Brian Strom, uno degli autori dello studio.
GNM

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