Scienziati australiani hanno identificato una molecola che ripara le infiammazioni nel cervello, una scoperta che apre la strada a nuovi trattamenti per condizioni come l’Alzheimer.
Una sperimentazione su topi di laboratorio, guidata dal dott. Bryce Vissel dell’Istituto Garvan di ricerca medica di Sydney e descritta sulla rivista Stem Cells, mostra come la molecola detta Activin A raggiunge le aree lesionate del cervello, blocca l’infiammazione e fa scattare il processo di ‘riparazione’.
La scoperta allarga la conoscenza medica di come il cervello ripara sé stesso dopo una lesione acuta, come un ictus. Indica inoltre la via di trattamenti di condizioni cerebrali degenerative, come il morbo di Parkinson, l’Alzheimer e la demenza, dove questo processo di riparazione fallisce, scrive Vissel. "Negli ultimi 10 anni è divenuto chiaro che il cervello ha la capacità di ripararsi da solo e di rigenerarsi. Sappiamo specificamente che vi sono cellule staminali nel cervello, in grado di rimpiazzare le cellule nervose che muoiono".
Secondo lo studioso, ciò non avviene nelle malattie neurovegetative perché il cervello ha perduto la capacità di bloccare l’infiammazione, e quindi di rigenerarsi. L’infiammazione è il risultato del tentativo fallito del sistema immunitario di risolvere il problema. La ricerca indica inoltre che il ruolo vitale svolto dalla Activin A può essere sostituito da comuni farmaci anti infiammatori non steroidi, come quelli prescritti contro l’artrite.
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