A lungo considerata come una delle principali molecole della risposta infiammatoria, la citochina TNF (il Tumor Necrosis Factor) potrebbe invece avere un ruolo opposto e funzionare anche come antiinfiammatorio e immunosoppressore. A sostenerlo sono i ricercatori dell’Hospital for Special Surgery di New York guidati da Lionel Ivashkiv in uno studio pubblicato su Nature Immunology.
Secondo gli studiosi, la ricerca potrebbe portare allo sviluppo di nuovi trattamenti per chi soffre di malattie a base infiammatoria, in modo particolare per i pazienti con artrite reumatoide.
Alla scoperta i ricercatori sono arrivati grazie a una serie di esperimenti condotti in vitro e nei modelli animali. Nel primo caso gli scienziati hanno esposto alcune cellule dell’infiammazione coltivate in laboratorio, come i monociti e i macrofagi, prima al TNF e successivamente al lipopolisaccaride (LPS), una molecola espressa sulla superficie di alcuni batteri in grado di scatenare la flogosi e tossica ad alte dosi. I ricercatori hanno così osservato che il trattamento con TNF funziona come un “protettore” per la risposta immunitaria, aiutando a contenere l’eccessiva infiammazione scatenata dall’LPS da parte di monociti e macrofagi. Lo stesso effetto antiinfiammatorio si verifica anche nei modelli animali somministrando prima il TNF poi alte dosi di LPS.
Analizzando il meccanismo con cui la citochina riesce a contenere la risposta infiammatoria, gli scienziati hanno scoperto che è coinvolta una proteina strettamente correlata allo sviluppo dell’artrite reumatoide, la A20, in genere poco espressa nei pazienti con la malattia reumatica. Secondo i ricercatori la scoperta del nuovo ruolo antiinfiammatorio del TNF, e del suo pathway d’azione, potrebbe quindi servire a identificare nuovi approcci terapeutici per l’artrite reumatoide. Uno di questi potrebbe essere quello di sfruttare la cascata di segnali innescata dal TNF per aumentare i livelli della A20 nei malati di artrite reumatoide.
Riferimenti: Nature Immunology 12, 607–615, (2011) doi:10.1038/ni.2043
http://www.nature.com/ni/journal/v12/n7/full/ni.2043.html