4 Marzo 2013

L’industria farmaceutica contro la versione generica dei farmaci biologici

L’industria farmaceutica contro la versione generica dei farmaci biologici
I farmaci biologici rappresentano una nuova frontiera per la medicina, ma anche per la finanza. I prezzi sono elevati e così pure i profitti. Non c’è da meravigliarsi se le industrie che li producono cercano di proteggerli, farmaci e profitti, il più a lungo possibile.

È attualmente in corso da parte di questa industria un’offensiva mirante a fermare, o per lo meno a rallentare, negli USA l’introduzione nel mercato dei corrispondenti farmaci generici che, come per i farmaci tradizionali, farebbero diminuire prezzi e profitti. Otto stati USA stanno già passando leggi in proposito. I primi ad essere coinvolti sono i biologici più vecchi, il cui brevetto è in scadenza secondo la legislazione in vigore: rituximab, trastuzumab e bevacizumab, tra gli anticancro più venduti al mondo e un mercato da 320 miliardi di dollari negli USA, dove i generici sono ancora proibiti, mentre circolano già in Europa.

Dato che anche la versione generica deve essere prodotta con processi biologici, più complicati di quelli chimici tradizionali e con risultati che non garantiscono al 100% l’equivalenza, le nuove leggi puntano al momento sull’introduzione dell’obbligo per il medico e/o il farmacista di informare il paziente che il generico potrebbe essere diverso, nella speranza che l’acquirente opti per il farmaco di marca. Un’altra strategia punta sulle differenze per la conservazione e la gestione dei farmaci. Alcune ditte affermano anche che vi potrebbero essere reazioni immunitarie indesiderate, ovviamente da evitare usando il farmaco di marca.

Le associazioni dei pazienti dicono chiaramente il contrario di tutto ciò e accusano le ditte di pensare solo ai propri interessi con giustificazioni non provate. I medici per il momento non stanno né dalla parte delle ditte né da quella dei pazienti, probabilmente per vedere come va a finire e schierarsi solo a giochi conclusi.

 

Riferimenti: Tucker ME. Drug companies lobby against generic version of biologics. BMJ 2013;346:f1740 http://www.bmj.com/content/346/bmj.f740

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