7 Marzo 2011

Artrite reumatoide, l’enzima che protegge le articolazioni

Artrite reumatoide, l’enzima che protegge le articolazioni

Un enzima, prima ritenuto responsabile di alcuni meccanismi infiammatori, è ora candidato a fattore di protezione, antiinfiammatorio, contro la degenerazione delle articolazioni che caratterizza l’artrite reumatoide. A suggerirne la nuova funzione, opposta a quella finora ipotizzata, è un gruppo di ricercatori dell’Università di Gothenburg (Svezia) in uno studio pubblicato su Journal of Clinical Investigation.

L’enzima studiato dagli scienziati è il GGTasi I (acronimo di geranil-geranil-transferasi di tipo 1), fino a oggi ritenuto fondamentale per l’attivazione di una classe di proteine (le CAAX) nelle cellule infiammatorie, come i macrofagi. Un legame, quello tra l’enzima e le proteine, che per lungo tempo ha suggerito alla comunità scientifica lo sviluppo di farmaci che, attraverso l’inibizione di GGTasi I (e quindi delle proteine), potessero contrastare l’infiammazione.

Per comprendere meglio il ruolo dell’enzima nelle patologie infiammatorie (come l’AR), e per capire come utilizzarlo per lo sviluppo di nuovi trattamenti, i ricercatori svedesi hanno creato dei topi privi del gene che codifica per il GGTasi I. In questo modo, come ha spiegato Omar Khan, lo scienziato a capo dello studio, sarebbe stato possibile scoprire se un blocco completo dell’enzima impedisse lo sviluppo di malattie infiammatorie e studiare eventuali effetti collaterali della modifica genetica. Ma osservando gli animali, i ricercatori hanno scoperto che, contrariamente a quanto atteso, l’assenza dell’enzima favorisce lo sviluppo di un’infiammazione cronica, attraverso un’iperattivazione dei macrofagi, e causa l’erosione di ossa e cartilagini. Un effetto molto simile a quello che si verifica nell’artrite reumatoide, suggerendo che le proteine CAAX possono funzionare anche indipendentemente da GGTasi I e che l’enzima, quando presente, abbia invece un ruolo protettivo per le articolazioni. I ricercatori hanno inoltre osservato che il blocco dell’enzima si accompagna a un aumento della proteina RAC1 (una proteina CAAX), indicando che in condizioni di normale espressione, il GGTasi I eserciterebbe la sua azione protettiva attraverso la soppressione di RAC1.

La scoperta del team svedese potrebbe portare allo sviluppo di nuove terapie contro la malattia reumatica, anche se, prima, come ha commentato Khan, sarà necessario vedere se e come il GGTasi I e RAC1 siano coinvolte nell’artrite reumatoide nella specie umana.

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