Esiste una correlazione tra la presenza di una serie di biomarker nel sangue, noti come microRNA, e lo sviluppo di artrosi grave del ginocchio e dell’anca. Lo sostiene uno studio della University of Erlangen-Nuremberg, in Germania, presentato al Contresso EULAR (European League Against Rheumatism) di Parigi. I ricercatori ritengono che i microRNA potrebbero diventare validi biomarcatori, per prevedere il rischio individuale di sviluppare l’artrosi. Un traguardo importante, considerando che misure preventive e trattamenti precoci sono le uniche strategie efficaci per gestire la malattia. «I nostri risultati indicano che per la prima volta saremo capaci di prevedere il rischio di artrosi grave, prima che la patologia inizi a influenzare significativamente la vita del paziente, permettendoci di giocare terapeuticamente in anticipo», ha spiegato l’autore della ricerca Christian Beyer. L’artrosi è un comune disturbo muscolo-scheletrico, che interessa il 10% della popolazione mondiale. E’ caratterizzato da dolore e rigidità delle articolazioni ed è una delle prime dieci malattie più invalidanti nei Paesi sviluppati.
Questo sito utilizza i cookies per migliorare la tua esperienza di navigazione sul sito. Di questi, i cookies che sono categorizzati come necessari sono memorizzati nel tuo browser come essenziali per il funzionamento delle funzionalità di base del sito. Usiamo inoltre cookies di terze parti che possono aiutarci ad analizzare e capire capire come usi il sito. Questi cookies saranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Inoltre hai anche dei cookies opzionali. Ma la disattivazione di questi cookies potrebbe avere effetti sulla tua esperienza di navigazione.
Per saperne di più sulla nostra cookie policy clicca qui: Privacy & Cookie Policy