Io partirei dal concetto che per il medico serve formazione e per il paziente serve l’informazione”, ha detto Renato Giannelli (presidente Anmar) – . Quando c’è troppa differenza di conoscenza non sempre si riesce ad avere una buona comunicazione. Il paziente non riesce a percepire tutte le sfumature. Penso per esempio al consenso informato con valore giuridico che per me è una sciocchezza. E poi ci sono i foglietti illustrativi, che sono bellissimi, ma ho smesso di leggerli, perché t’invitano a non prendere più farmaci, sono fatti per gli addetti ai lavori”. A parte le provocazioni per Giannelli il “medico deve ascoltare le esigenze del paziente e deve avere la libertà di scelta terapeutica e non essere costretto”.
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