Il Collegio dei Reumatologi Ospedalieri Italiani (CROI)
La società è costituita da circa 500 Reumatologi che operano negli Ospedali italiani nei reparti di reumatologia, medicina interna, fisiatria e altri ancora oppure sul territorio come specialisti ambulatoriali nelle ASL o in enti pubblici e privati.
Il CROI persegue unicamente finalità di solidarietà sociale, e opera per garantire agli oltre 5 milioni di malati reumatici italiani la miglior assistenza medica, farmacologica e socio-sanitaria.
L’attività prevalente dell’Associazione è il potenziamento dell’assistenza ai malati reumatici negli ospedali e sul territorio, la promozione di corsi, convegni e congressi per la formazione dei sanitari e per l’informazione del pubblico e per sensibilizzare le autorità sanitarie e politiche sulla tutela dei diritti dei malati reumatici.
Nello svolgimento delle sue attività il CROI intende agire in collaborazione con la Società Italiana di Reumatologia (SIR), con l’Associazione Nazionale dei Malati Reumatici (ANMAR), con la Lega Italiana contro le Malattie Reumatiche (LIMaR) e con associazioni anche di volontariato e con enti pubblici e privati operanti nella medesima direzione.
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La Società Italiana di Reumatologia (SIR)
La Società Italiana di Reumatologia (SIR) si propone di potenziare e sviluppare progetti nell’ambito della ricerca scientifica, della formazione e dell’assistenza sanitaria in campo reumatologico.
SIR incentiva e sollecita ogni iniziativa, pubblica o privata, intesa ad assistere il malato reumatico nonché a prevenire e curare le malattie reumatiche. Pertanto SIR promuove gruppi, comitati e commissioni per studi e ricerche nel campo delle malattie reumatiche, dei tessuti connettivi e dell’apparato locomotore, diffondendone le conoscenze acquisite sia sugli aspetti scientifici che sugli aspetti sociali.
Istruzione, formazione e assistenza socio-sanitaria sono tra le attività alle quali è dedicata la costante attenzione di SIR. L’impegno si concretizza in molteplici iniziative quali convegni, tavole rotonde e workshop sulle patologie reumatiche, pubblicazione di documenti, studi e ricerche, elaborazione di linee-guida e protocolli diagnostico-terapeutici, collaborazione con Autorità istituzionali nella stesura di documenti che incentivino la prevenzione e la cura delle malattie reumatiche, coordinamento dello scambio di informazioni tra centri specialistici, ospedali, strutture regionali e medici di famiglia, sensibilizzazione dell’industria farmaceutica a una ricerca specifica nel settore della Reumatologia, promozione di studi epidemiologici su larga scala finalizzati a ottenere dati precisi sull’incidenza delle malattie reumatiche, sulla loro diffusione, sulle prospettive di cura e sulla tutela dei diritti dei malati, con particolare riferimento al diritto a una diagnosi precoce e a cure appropriate e tempestive.
Tra le iniziative di SIR figura il registro nazionale dei malati di artrite reumatoide trattati con farmaci biologici, varato grazie a una collaborazione tra SIR e AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). Il registro è uno strumento efficace per monitorare nel tempo l’evoluzione della malattia e la comparsa di effetti collaterali nei pazienti trattati con tali farmaci.
SIR ha sviluppato uno strumento, la cartella Monitor-net, per standardizzare i sistemi informatici di gestione del paziente reumatico all’interno dei centri reumatologici italiani. Questa cartella clinica, disponibile su web e quindi fruibile dalla maggior parte dei centri reumatologici italiani, costituisce il supporto essenziale per la realizzazione di altri registri nazionali.
SIR sostiene da sempre lo sviluppo della Reumatologia non solo in ambito nazionale, ma anche europeo. In questo contesto si inserisce la “Dichiarazione scritta sulle malattie reumatiche”, firmata da 405 membri del Parlamento europeo e redatta in collaborazione con l’EULAR (European League Against Rheumatism), che ha portato le malattie reumatiche all’attenzione del Parlamento europeo e al riconoscimento ufficiale della loro importanza sociale.
SIR, per il tramite della sua fondazione ONLUS FIRA (Fondazione Italiana per la Ricerca sull’Artrite), finanzia progetti di ricerca clinica e sperimentale, svolti collaborativamente da più centri o da singoli ricercatori italiani. Inoltre, in occasione del Congresso nazionale, vengono premiati giovani ricercatori particolarmente meritevoli. Un particolare sostegno è dato anche alle ricerche su malattie o terapie “orfane”, finora scarsamente considerate da Enti finanziatori pubblici e privati, nazionali e internazionali.
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