25 Settembre 2006

La diagnosi precoce dell’Artrite Reumatoide

La diagnosi precoce dell’Artrite Reumatoide

Prof. Stefano Bombardieri
Presidente SIR – Società Italiana Reumatologia L’artrite reumatoide, caratterizzata da un processo infiammatorio cronico articolare, colpisce in Italia circa 300 mila persone; la malattia all’esordio coinvolge, generalmente in modo simmetrico, le piccole articolazioni delle mani e dei piedi, che si presentano calde, tumefatte, dolenti ed estremamente rigide. Lasciata al suo corso conduce in modo progressivo ad un danno articolare irreversibile ed invalidante. Un precoce riconoscimento diagnostico consente di instaurare un intervento terapeutico tempestivo, rallentando o arrestando l’evoluzione della malattia. La diagnosi di artrite reumatoide non comporta particolari difficoltà nelle fasi avanzate di malattia, quando i segni clinici e radiologici risultano estremamente caratteristici, quali la presenza di tumefazione articolare o di erosioni ossee visibili mediante  tecniche di imaging. Tali segni possono essere del tutto assenti nelle fasi iniziali di malattia, quando le alterazioni sono aspecifiche e simili a quelle presenti in altre malattie infiammatorie articolari. Risulta pertanto estremamente importante il riconoscimento dei cosiddetti “sintomi sentinella”; a tal proposito nel 2004 la S.I.R. ha stabilito dei punti cruciali per la diagnosi precoce di artrite reumatoide, le cosiddette “red flags”,quali la tumefazione di tre o più articolazioni da più di dodici settimane, il dolore a livello dei polsi e delle piccole articolazioni di mani e piedi, la rigidità mattutina superiore ai trenta minuti. Un primo filtro per il riconoscimento di tali sintomi è costituito dal medico di medicina generale,  che può quindi inviare precocemente i pazienti con sospetta artrite reumatoide ai centri specializzati; in questa sede verrano effettuati test per escludere altre patologie reumatologiche, quali autoanticorpi per le connettiviti, test di conferma (fattore reumatoide e anticorpi anticitrullina) e di imaging (quali l’ecografia e la radiografia) per evidenziare l’eventuale presenza di erosioni. E’ importante  a questo punto seguire nelle prime fasi il paziente con uno stretto follow-up, evitando di attribuire impropriamente diagnosi di artrite reumatoide ove essa non è presente e adottando le più adatte misure terapeutiche quando il quadro le giustifichi. Una diagnosi precoce permette di intervenire nella cosiddetta “finestra di opportunità”, consentendo di migliorare notevolmente la prognosi, ridurre il grado di invalidità ed i costi per la collettività.

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