Consumare elevate quantità di aglio, porri e cipolle abbasserebbe il rischio di osteoartrite dell’anca. Lo affermano alcuni ricercatori britannici del King’s College di Londra e dell’University of East Anglia guidati da Frances Williams, in uno studio pubblicato su BMC Musculoskeletal Disorders. La ricerca evidenzia l’importanza della dieta come fattore capace di influenzare l’insorgenza della malattia e apre nuove prospettive per lo sviluppo di farmaci che contengano le sostanze protettive presenti in questi vegetali.
L’osteoartrite è la forma più comune di artrite e colpisce, danneggiandola e causando dolore, l’intera articolazione (dalla cartilagine, ai legamenti, ai muscoli, all’osso), interessando principalmente le ginocchia, le mani e le anche. Tra i fattori di rischio c’è, tra gli altri, anche l’obesità. Così, per far luce sul ruolo della dieta nello sviluppo della malattia, i ricercatori hanno studiato le abitudini alimentari di 1000 coppie di gemelle, sane e per lo più senza sintomi di malattie reumatiche. Tutte le donne sono poi state sottoposte a una serie di radiografie, per evidenziare eventuali segni di osteoartrite precoce alle anche, alla colonna vertebrale e alle ginocchia. Arruolando nella ricerca gemelle omozigoti, eventuali differenze attribuibili alla variabilità genetica sono state eliminate.
Integrando tra loro i dati sull’alimentazione e quelli delle radiografie, i ricercatori hanno osservato come nelle donne che consumano maggiori quantità di frutta e verdura, e soprattutto ortaggi da bulbo come l’aglio, l’incidenza dell’osteoartrite all’anca sia sensibilmente più bassa. A conferire il ruolo protettivo nei confronti della malattia sarebbe un composto contenuto in queste verdure, il disolfuro di diallile, una sostanza capace di limitare l’attività degli enzimi che danneggiano l’articolazione in alcuni esperimenti su cellule coltivate in laboratorio.
“Da molto tempo sappiamo che esiste un legame tra il peso corporeo e l’osteoartrite” ha spiegato Williams, “e molti ricercatori hanno cercato di capire quali siano le sostanze alimentari che condizionano lo sviluppo della malattia, ma questo è il primo vero studio sull’influenza della dieta nei gemelli. Se i nostri risultati fossero confermati da altri studi, potremmo immaginare di intervenire sull’alimentazione o tramite specifiche molecole nelle persone che soffrono di osteoartrite”.